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We Are a Chiarissima 10 – 11 – 12 Maggio 2019

Il Festival del Ben-Essere di Chiarissima 2019 ha avuto come tema di fondo: “ Restiamo Umani”. E’ stato scelto un tema di grande attualità e molto scomodo da trattare in questi tempi difficili.
We Are è stata presente nelle 3 giornate e ha proposto: una conferenza, sabato 11, momenti di gioco con i bambini e il gazebo dove erano in vendita i gadgets dell’associazione.
La Conferenza, dal titolo “ Filoxenia – Testimonianze dalla guerra in Siria e dai campi profughi”, ha ospitato persone direttamente coinvolte e competenti sul tema che hanno offerto il loro contributo con significativi interventi.
Amedeo Ricucci, giornalista e d inviato RAI, ci ha parlato attraverso skype di come sia sorto in lui il desiderio di approfondire e comprendere la questione Siriana. La sua personale e difficile esperienza in Siria, la sua grande capacità comunicativa e di sintesi, ci hanno permesso di comprendere alcuni passaggi fondamentali di questa intricatissima situazione politico/militare. Il collegamento skype un po’ ballerino, non ci ha consentito di offrirgli ulteriore spazio per approfondimenti sicuramente istruttivi, ma, quanto detto è stato molto chiaro e decisamente forte ed ha aperto la strada per il successivo intervento.
Omar Alshakal è un ragazzo siriano di 25 anni; ha il volto di un uomo, ma quando sorride, sembra tornare ragazzino. Ha una dura esperienza di vita sulle spalle e, con poche parole, ce l’ha raccontata. Omar, però, non parla volentieri di sé stesso, preferisce parlare del perché, una volta arrivato a nuoto dalla Turchia all’isola di Lesvos ( Grecia), qui si sia fermato ed abbia deciso di rendersi utile viste le enormi difficoltà in cui i rifugiati sono costretti a vivere nei campi profughi e ai margini di essi.
Ha fondato un’associazione, Refugee4Refugees, che si occupa di vestire, sfamare e fornire farmaci vitali ai profughi: offre la sopravvivenza a chi non ha più nulla. E’ riuscito a creare una rete di aiuti che tamponano situazioni a volte inimmaginabili. Un piccolo esempio: una tenda in un campo può ospitare 4/5, o anche più, nuclei familiari ( i campi sono molto sovraffollati) , e le persone ospiti della tenda, per dormire, fanno i turni…
Omar, per le sue iniziative, ha ricevuto anche un riconoscimento da United Nation Student Association di Oslo. Il UN Student Prize 2018; ma lui preferisce parlare delle centinaia di bambini che riesce a far giocare con i volontari che arrivano in Grecia. Omar ci ha parlato in arabo, ed è stato tradotto in simultanea da Feisal Al Mohamad.
Molto significativa è stata anche la testimonianza di Gabriel Tizon, fotografo spagnolo molto apprezzato e conosciuto a livelli internazionale. Ci ha parlato ed ha fatto parlare le sue fotografie: bambini,donne, uomini, oggetti.. che raccontano la storia di Persone. Quando è partito il video che trasmetteva le sue fotografie, scattate in molte parti del mondo, per un problema tecnico ( ahimè un altro!!), non è partito l’audio. Un silenzio assordante, totale e assoluto ha accompagnato lo scorrere delle immagini. Credo che sia stato meglio così. Gabriel ci ha lasciato un forte messaggio sulla necessità di riconoscere la Persona che c’è dietro ad ogni storia. Ha parla in spagnolo, ed è stato tradotto da Gabriela Gabo Calabrò ( la nostra Pagliaccia Umanitaria).
Feisal Al Mohamad, medico siriano che vive in Italia da 50 anni, ha fatto da moderatore alla riunione ed ha risposto ad alcune domande che sono state poste. Ci ha offerto una lettura della situazione attuale della questione Siriana parlando dell’evolversi della sua storia recente. Ci ha fornito informazioni molto utili che ci possono aiutare a comporre un puzzle quasi impossibile.
E’ stata una riunione “intensa”, ricca di messaggi e spunti e i numerosi problemi tecnici, che ci hanno costretto a rivedere la scaletta programmata e i tempi, sono passati in secondo piano: la sostanza oscura l’apparenza.
Il nostro gazebo ha retto molto bene al terribile nubifragio che si è abbattuto su Chiari e sui paesi limitrofi: Tutti i gadget salvi e asciutti. Noi un po’ meno.
Gabo, la nostra Pagliaccia Del Cuore, approfittando di uno squarcio nel cielo ha aperto il paracadute della Pace. I bambini sono spuntati, i ragazzini si sono avvicinati, mamme e papà, giovani e chi lo ha desiderato si sono attaccati alle maniglie del paracadute e abbiamo iniziato a giocare nel bellissimo parco della villa Mazzotti. Restare Umani è anche ricordarsi di saper giocare insieme e Gabo ce lo insegna sempre.
Dal nostro gazebo sono passate tante persone. Alcune ci hanno chiesto informazioni su We Are. Lo sappiamo, viviamo in tempi difficili, di diffidenza, dove sembra prevalere la paura dell’altro e la fiducia sembra vacillare. Per questo noi siamo consapevoli di avere amici preziosi, che ogni volta ci sostengono ( e ci portano anche ottimi frollini con marmellata di ciliegie cotti a puntino). Siamo molto grati per tutti coloro che prestano voce a chi non ha più voce. We Are lo fa, dando voce ai bambini Siriani e ai profughi del campo di Moria a Lesvos. Quanta ricchezza si riceve donando il proprio tempo e le energie a chi tempo ed energie ne ha poche!! Tanta gratitudine a chi“ Resta Umano”.
Chiarissima è finita e abbiamo smontato tutto. Abbiamo salutato chi parte. Abbracci forti.
I nostri bambini di Kilis, le loro madri e le donne e i profughi delle isole Greche da oggi sono meno soli.

We Are OdV