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Durante i nostri ultimi due viaggi a Kilis abbiamo incontrato persone, ritrovato amici, conosciuto situazioni e iniziato ad affrontare concretamente anche queste nuove difficoltà dei profughi siriani.
Ci siamo trovati di fronte a situazioni estreme. Perché, come si sa, piove sul bagnato.
Molti profughi non solo avevano perso familiari ed affetti per via della guerra. Tanti hanno subito mutilazioni e menomazioni gravi e permanenti. Tali da doverli obbligare all’uso di sedie a rotelle. E non basta. Tra questi, sono numerosi coloro i quali hanno anche perso la casa nel terremoto dello scorso febbraio. Ora alloggiano in stanze che andrebbero chiamate tuguri.

Siamo stati e abbiamo visto di persona. Abbiamo toccato con mano.
In molti casi, a causa delle stradine dissestate e della necessità di dover comunque percorre ragguardevoli distanze in queste condizioni, le loro sedie a rotelle sono sgangherate, diventando non solo scomode ma inaffidabili.
In molte stanze l’unica “poltrona” era proprio la sedia a rotelle! E sono ancora fortunati di non essere sotto le tende.
Li abbiamo incontrati. Ci siamo chiesti come poterli aiutare a lavorare. A spostarsi. Abbiamo valutato le possibilità per farlo.
Conviene riparare quelle sedie? Con quali ricambi? Che tempistica, quali i costi? Si arriva a pagare i ricambi più che una sedia nuova.
Conviene spedirle da qui? Se ce le regalassero, forse.

Tuttavia, la logistica costa moltissimo e a meno che non ci arrivi uno stock di sedie a rotelle in regalo, i costi ci fanno propendere per la seguente opzione:
a Kilis c’è una fabbrica di sedie a rotelle. Il trasporto costerebbe praticamente niente. In caso di guasti o per eventuali ricambi, sapremmo dove andare.
Tutte le lungaggini burocratiche e le incognite doganali sarebbero evitate.
Ora possiamo considerare di acquistarle direttamente dal produttore. Con notevole risparmio.
Abbiamo per ora identificato questi costi per ogni sedia 800,00 Euro, e le persone che ne hanno necessità sono 35 di cui la metà sono davvero senza mentre gli altri tra riparazioni ed aiuti possono rimandare l’acquisto al 2024.

E se riusciamo ad arrivare ad un ordine sufficientemente grande, state pur tranquilli che tratteremo sul prezzo peggio di qualsiasi mercante arabo!
Sempre per aiutare queste persone abbiamo necessità di pannoloni per adulti e di sacche urinarie con catetere ma, per evitare costi e burocrazia per la spedizione, abbiamo deciso di acquistare anche questo materiale direttamente in Turchia a meno che qualche azienda del settore non ci omaggi grosse quantità che potrebbero giustificare i costi di spedizione e di dogana.

Per sostenere questo importante progetto si può donare tramite i soliti canali ovvero conto corrente bancario di Bper Banca (IBAN IT02V0538702402000002154768) oppure Paypal (donazioni@weareonlus.org). Causale erogazione liberale – sostegno invalidi.

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