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Il CORRIERE DELLA SERA parla in anteprima del nostro nuovo progetto #WeAreChristmas

Babbo Natale si è fermato al confine. Quello tra Siria e Turchia. A Natale saranno i volontari della bolognese We Are Onlus a portare i regali ai bimbi di Kilis. Le letterine sono state recapitate sotto le Due Torri tre giorni fa. Scritte da bambini fuggiti dalla Siria, raccolgono desideri di lana e nuvole: vorrebbero vestiti e altalene, soprattutto. Belli aggrappati alle corde della realtà, sognano un futuro meno severo, al di là del muro.

I desideri dei piccoli siriani
Omar, Hassan e altri cinquanta ragazzini dai 2 ai 13 anni oggi vivono in una struttura che garantisce loro vitto e alloggio, quindi istruzione e sanità. Non è scontato, altri loro coetanei non hanno nemmeno un tetto sotto il quale stare. Sono arrivati dalla Siria, con le loro mamme, tutte vedove di guerra. Alcuni hanno conosciuto altri lutti ancora. Faisal ha perso la sorellina sotto le bombe, si chiamava Yasmin. Lo stesso è successo a Qais. Nel video che ha inviato a Bologna, pubblicato sulla pagina Facebook dell’associazione, Qais tiene stretta al petto la fotografia di una bimba con i cuoricini sulle calze e un sorriso lungo. Nelle letterine, che hanno scritto con l’aiuto dei grandi, questi piccoli angeli chiedono «pattini a rotelle» e «macchinine telecomandate», come «una giacca per l’inverno», «una bicicletta per andare a scuola», «un passeggino», «vestiti per me e mio fratello».

L’impegno di We Are Onlus
We are onlus sta organizzandosi per realizzare i loro desideri. L’associazione è nata cinque anni fa a Bologna e operava sul territorio siriano. «Da qualche anno però non è più possibile per noi entrare in Siria — racconta il presidente Enrico Vandini — per cui abbiamo deciso di concentrare i nostri sforzi a favore dei profughi che vivono in Turchia, con un occhio di riguardo per quelli che sono i bambini e gli adolescenti che consideriamo le vittime più indifese di questo e di tutti i conflitti in generale». È stato così fin dall’inizio. Nel 2013 l’associazione ha inaugurato ad Azaz, cittadina siriana a 30 chilometri da Aleppo, una sala parto che con il tempo è diventata anche ambulatorio pediatrico e ostetrico-ginecologico. Da allora la onlus ha lavorato ad altri progetti, tra cui l’avviamento di una scuola e la donazione di ambulanze, medicinali, strumentazioni ospedaliere. Poi sono arrivati gli angeli di Kilis che We are onlus desidera far crescere «e seguirli fino a quando non saranno in grado di affrontare la vita in maniera autonoma». Anche Vandini sarà sull’aereo che il 24 partirà dall’Italia per raggiungere la Turchia, pieno di regali. Approderà in quella città di confine, sulla strada per Aleppo. Per quei piccoli angeli arriveranno i doni e la rassicurazione che non saranno più soli, perché «questi piccoli sono diventati per noi una grande famiglia».

#WeAreOnlus #iotivedo #WeAreKilis

CORRIERE_DI_BOLOGNA_28_11_2018

Ringraziamo per l’articolo la giornalista Francesca Blesio
Leggi l’articolo completo su:
https://corrieredibologna.corriere.it/bologna/cronaca/18_novembre_28/quelle-letterine-spedite-confine-86a81926-f2e6-11e8-9c93-d11ed18c6571.shtml?refresh_ce-cp

 

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