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La speranza del dr. Hatem

Man-tenere, ovvero tenere per mano: è l’obiettivo che si pone We Are Onlus ogni volta che avvia o sostiene un progetto a favore della popolazione siriana, in particolar modo dei bambini. Teniamo per mano la tutela dei diritti fondamentali dei bambini, tutti. Nelle giornate dell’11, 12 e 13 maggio 2018 We Are Onlus ha partecipato a Chiarissima 2018, Festival del Benessere e della Vitalità che si tiene annualmente a Chiari (BS) e che, in questa edizione, si poneva l’obiettivo di proporre buone pratiche per contribuire alla salvaguardia del Pianeta.

In questo contesto si è inserita la tavola rotonda organizzata da We Are Onlus, portando l’attenzione sulla tutela di valori e diritti fondamentali che, in Siria, appaiono ormai in via di estinzione. Dopo 7 anni di conflitto la distruzione e la sofferenza hanno abbattuto ogni limite. Ma non la speranza. “Facciamo Germogliare la Speranza” era il titolo della conferenza, che aveva la duplice finalità di portare maggiore consapevolezza, attraverso le testimonianze di coloro che, direttamente o indirettamente, vivono il conflitto siriano e, contestualmente, raccontare esperienze e “buone pratiche” che possano contribuire fattivamente al miglioramento della qualità della vita di una popolazione, in particolar modo dei bambini, in grave sofferenza. Continuare a coltivare in loro ed in noi stessi la speranza di un futuro migliore attraverso azioni concrete è fondamentale.

Uno dei protagonisti del convegno è stato il dott. Hatem, ex direttore del Children Hospital di Aleppo ed ora dell’Hope Hospital for Children di Ghandoura (nord di Aleppo, Siria), che ha raccontato la sua storia. Nel 2016 l’ospedale pediatrico di Aleppo è stato ripetutamente bombardato: a novembre 2016 ha cessato definitivamente la sua attività. Le immagini di quell’ospedale, dove i bambini venivano tolti dalle incubatrici messe fuori uso dall’ultimo bombardamento, hanno fatto il giro del mondo, così come il pianto disperato di una di quelle infermiere, Malak.

Dopo un mese, Hatem ed il suo team hanno dovuto evacuare Aleppo est, non sapendo se e dove avrebbero potuto riprendere la loro attività. Per amore di tutti i bambini che avevano bisogno del loro aiuto, Hatem si è battuto per aprire subito un nuovo ospedale. Insieme ai suoi colleghi, ha lanciato un appello alle organizzazioni umanitarie internazionali, accolto da IDA (Independent Doctors Association) e CanDo. In poche settimane, oltre 5.000 persone hanno donato ed è nato il progetto People’s Convoy, un convoglio carico di attrezzature mediche partito da Londra per la Siria. Ad aprile 2017 è stato inaugurato il nuovo ospedale pediatrico a Ghandoura, nel nord di Aleppo, l’ HOPE HOSPITAL FOR CHILDREN.

L’ospedale ha un reparto di terapia neonatale, terapia intensiva, incubatrici, degenza pediatrica, pronto soccorso pediatrico, area maternità, laboratorio analisi e farmacia che fornisce medicinali gratuiti. Nel primo anno di attività Hatem ed il suo team hanno curato oltre 16.300 bambini, fornito 47.600 consultazioni mediche e, solo negli ultimi 3 mesi, soccorso 120 di bambini colpiti da ordigni bellici. Il legame che unisce tutto il team con la popolazione locale ed i bambini ospiti è diventato davvero profondo. Perdere quest’ospedale, che ora ha bisogno di nuovi fondi per il suo sostentamento, significherebbe per migliaia di bambini l’impossibilità di accedere alle cure mediche e per molti di loro la morte. Per questo è stata lanciata una nuova campagna di raccolta fondi “Keep The Light of Hope on” (manteniamo la luce accesa sulla speranza) e garantire il proseguimento delle attività.  Le sofferenze e le tragedie apparentemente così lontane, che talvolta e solo per caso vediamo in TV, hanno volti e vite vere. Questi. La semplicità e l’autenticità delle parole di Hatem hanno commosso ed entusiasmato tutti noi che abbiamo avuto il piacere di conoscerlo e la platea che lo ha ascoltato.

Sabato 12 maggio, Hatem ha inoltre incontrato i ragazzi della scuola media di Corte Franca (BS), che lo hanno accolto con grande calore, domande ed un interesse tangibile. Il team ed i bambini dell’Hope Hospital for Children hanno ricambiato il loro affetto con un disegno che rimarrà nei cuori di tutti coloro che hanno partecipato a quell’incontro.

La speranza vera è stata la protagonista di queste giornate a Chiarissima 2018. Insieme al dottor Hatem ed al team di We Are, hanno partecipato:

  • Feisal Al Mohammed, medico siriano, residente a Roma da oltre 40 anni, portavoce dell’Ass. Siria Libera e Democratica, che non fa fatto mancare importanti spunti di riflessione. Alla domanda dal pubblico “cosa possiamo fare noi tutti, lontani dal conflitto, come possiamo aiutare?”, la sua risposta è stata emblematica. “La Parola”, quella che ognuno di noi può usare a propria discrezione, per comunicare in modo corretto, per trasferire concetti ed informazioni, per sensibilizzare chi ci sta vicino. Consapevolezza e vicinanza producono speranza e risultati tangibili.
  • Alessandra Altamura, autrice del romanzo “Siamo gli Eroi del Circo”: la vita di un ragazzo siriano fuggito dalla guerra e rifugiato a Madrin (Turchia), dove la scuola circense diventa strumento per restituire sorrisi “La guerra ruba i sorrisi e il circo li regala”.
  • Due artisti straordinari, Alaa Arsheed (violino, di origine siriana) e Isaac de Martin (chitarra) hanno suonato la bellezza della vita.”La musica è arte che mette in contatto, un linguaggio universale che è più forte del suono della guerra.. Quello che sogno è offrire speranza, trasmettere energia per fermare ciò che sta succedendo. Se la gente vuole farlo ci riuscirà” (Alaa Arsheed)

L’evento è stato trasmesso in diretta da Radio Radicale ed è consultabile alla pagina:
www.radioradicale.it/scheda/541265/facciamo-germogliare-la-speranza-testimonianze-dal-cuore-della-guerra-in-siria

Alessia Arcolaci, giornalista di Vanity Fair ha intervistato il dott. Hatem. Di seguito l’articolo completo.
www.vanityfair.it/news/diritti/2018/05/13/hatem-siria-ospedale-guerra

We Are Onlus sostiene l’Hope Hospital For Children con IDA (Indipendent Doctors Association).
Aiutaci anche tu con una piccola donazione:
– tramite un versamento su paypal: donazioni@weareonlus.org
– tramite bonifico sul c/c di We Are Onlus Iban: IT02V0538702402000002154768
Causale: Erogazione liberale “progetto dottor Hatem”

Visita anche il sito: www.candoaction.org/ida/light-hope

 

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